Il problema delle attività commerciali che non rientrano dei costi dell’affitto non è una novità, ma il Covid-19 e i conseguenti lockdown l’hanno senza dubbio ingigantito. Per venire in aiuto alla categoria il Decreto Ristori Bis, pubblicato in Gazzetta qualche settimana fa e in vigore dal 9 novembre, ha esteso il bonus affitto negozi e ha ampliato i beneficiari del credito d’imposta al 60%. Vediamo come funziona, chi può usufruirne e come richiederlo.
Che cos’è il bonus affitto negozi
Si tratta di un’agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio a favore di imprese e professionisti sotto forma di credito d’imposta, pari al 60% del canone per gli immobili a uso non abitativo (destinati allo svolgimento di attività industriale, commerciale, artigianale, agricola o di interesse turistico) e al 30% del canone nel caso di contratto di affitto aziendale. Per ottenerla, le imprese devono dimostrare un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 rispetto ai corrispondenti mesi del 2019. È inoltre usufruibile a compensazione, quindi bisognerà indicarlo nel modello F24 attraverso il codice 6920, oppure si può optare per la cessione del credito d’imposta al locatore in cambio di uno sconto sul canone da versare.
Le novità
Il bonus affitti spetterà anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre alle imprese che operano nelle zone rosse. Per essere certi di rientrare nella proroga, è bene consultare la tabella con riportati i codici Ateco allegata al Dpcm del 24 ottobre. Rispetto ad aprile, possiamo comunque già chiarire che ora possono richiedere il bonus anche le attività avviate nel 2019 indipendentemente dalla diminuzione di fatturato del 50%, le agenzie di viaggio e i tour operator.
Fonte: immobiliare.it